AGI - Undici agenti feriti tra le forze dell’ordine, un’intera zona di Torino trasformata in campo di battaglia e la promessa dei manifestanti di lottare a oltranza per riprendersi un presidio che, sostengono, appartiene al quartiere. Il grande corteo organizzato dopo lo sgombero dell’Askatasuna di giovedì mattina ha confermato i timori della vigilia, con gli scontri con la Polizia in corso Regina Margherita, a pochi metri dal centro sociale.
Il video degli scontri
I manifestanti, oltre 5mila, si sono ritrovati nel primo pomeriggio davanti a Palazzo Nuovo, sede della Facoltà di Lettere, per poi dirigersi verso l’Askatasuna, presidiato dalle camionette della polizia. È qui, a pochi metri dal centro sociale, che è scattata la violenza con gli agenti che hanno risposto a un fitto lancio di oggetti, petardi e fuochi pirotecnici azionando gli idranti e sparando lacrimogeni per disperdere la folla.
Le motivazioni della protesta
Il corteo, organizzato per protesta contro le scelte del governo e contro quello che viene definito un attacco alle reti solidali cittadine, anche legate alla causa palestinese, si è poi ricompattato e ha marciato verso la chiesa Gran Madre dove si è concluso.
"La casa dell'Askatasuna sono le strade, le lotte", hanno detto alcuni manifestanti, "chi alza la testa e la voce fa paura, ma noi non abbiamo paura di fare paura, è il momento di costruire quello che noi chiamiamo il contropotere, solo così potremo avere una vita decente in questo mondo che stanno distruggendo sotto i nostri occhi".
Il grande corteo di Capodanno
I militanti di Askatasuna hanno annunciato un grande corteo a Torino per la notte di Capodanno "per inaugurare quello che sarà un anno di lotte", un'assemblea il 17 gennaio e una grande manifestazione nazionale il 31 gennaio. Nel frattempo, dall’altra parte della piazza, un gruppo di manifestanti ha proiettato sul palazzo di piazza Vittorio Veneto le scritte “Sbirri di m... Aska libero”, “Meloni dimissioni” e “sindaco Lo Russo servo infame”.
Piantedosi, "apprezzamento per le forze di polizia"
In serata il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha parlato telefonicamente con il capo della Polizia, Vittorio Pisani, per informarsi sulle condizioni degli agenti feriti a Torino e ha espresso “l’apprezzamento per la professionalità e l’equilibrio dimostrati per l’ennesima volta dalle forze di polizia che anche oggi hanno dovuto fronteggiare violenze e intemperanze di ogni genere”.