AGI - Il Tribunale amministrativo regionale per la Sicilia ha accolto il ricorso presentato da Lndc Animal Protection e Lav, annullando i provvedimenti del Comune di Porto Empedocle che prevedevano la cattura e l'uccisione generalizzata delle capre selvatiche vaganti nel quartiere Ciuccafà. Il Tar ha riconosciuto l'illegittimità dei provvedimenti comunali, rilevando gravi carenze istruttorie, l'assenza di una motivazione adeguata e la violazione dei principi di proporzionalità e gradualità, che devono caratterizzare ogni intervento pubblico con impatto sulla vita degli animali.
In particolare, il Collegio ha contestato la scelta dell'uccisione come misura automatica e preventiva, adottata senza un accertamento sanitario e senza la valutazione di soluzioni alternative non cruente, richiamando quanto affermato dal Consiglio di Stato. La sentenza ribadisce che l'uccisione rappresenta una misura estrema, ammissibile solo in presenza di condizioni rigorosamente accertate, e richiama i principi costituzionali introdotti con la riforma dell'articolo 9 della Costituzione, nonché l'articolo 13 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, che impongono di tenere conto del benessere degli animali in quanto esseri senzienti.
Il valore della sentenza
"Questa sentenza rappresenta un pronunciamento di grande valore, perché riafferma che la tutela degli animali non è un'opzione discrezionale, ma un obbligo giuridico fondato su principi costituzionali e sovranazionali – dichiarano Lndc Animal Protection e Lav –. Obbligo che si applica a tutti i casi in cui gli animali liberi sul territorio, cosiddetti inselvatichiti, sono minacciati da ordinanze o altri provvedimenti che ne decretano la morte, semplicemente per la loro presenza. Non è accettabile ricorrere a soluzioni drastiche, giustificate da emergenze paventate, considerato che esistono alternative non cruente possibili".
Le carenze del Comune
Il Tar ha inoltre evidenziato che il Comune di Porto Empedocle ha invertito l'iter previsto dalla legge, disponendo l'uccisione delle capre prima ancora di verificare lo stato di salute degli animali – poi risultati negativi alla brucellosi – e senza predisporre un piano, limiti temporali o una quantificazione degli esemplari interessati.
La soddisfazione delle associazioni
Le associazioni hanno espresso grande soddisfazione per la decisione del Tar, che ha riconosciuto il ruolo delle organizzazioni di protezione degli animali nella difesa di interessi diffusi, condannando il Comune di Porto Empedocle anche al rimborso delle spese legali.