Influenza, i vaccini funzionano ma occhio alla super-variante K

Scritto il 19/12/2025
da agi

AGI - "La campagna vaccinale antinfluenzale e anti-Covid procede con risultati incoraggianti, ma non è il momento di rallentare. L'ultimo dato disponibile (sistema di sorveglianza RespiVirNet) ci dice infatti che sono circa 700.000 gli italiani finiti a letto a causa di virus respiratori, con un totale dall'inizio della sorveglianza di circa 4 milioni di casi". A parlare è Tommasa Maio, responsabile nazionale Area Vaccini della Fimmg.

Maio, oltre a commentare i dati su influenza e Covid, segnala anche un potenziale campanello d'allarme: "Sempre il sistema di sorveglianza ci dice che nel flusso ospedaliero (quindi i pazienti più gravi), i più colpiti per SARS-CoV-2 e influenza sono nella fascia di età over 65".

La variante K e la fiducia nei vaccini

Nelle ultime settimane c'è attenzione alla variante K del ceppo H3N2 che si sta dimostrando molto insidiosa e diffusiva. Maio sottolinea però che la fiducia nelle vaccinazioni sta risalendo e che molte persone si stanno proteggendo prima e più dello scorso anno, soprattutto tra fragili e soggetti a rischio.

Coperture e margini di miglioramento

Nonostante in molte regioni le coperture stiano facendo toccare punte record rispetto agli anni precedenti, restano margini importanti di miglioramento: tra gli over 65 la copertura è ancora distante dagli obiettivi raccomandati. L'invito è a intensificare gli sforzi prima del picco stagionale. L'attenzione deve restare alta perché influenza e Covid continuano a rappresentare un rischio concreto per anziani, fragili e pazienti cronici.

Il ruolo dei medici di famiglia

Maio evidenzia il ruolo decisivo dei medici di famiglia, in prima linea non solo negli ambulatori ma anche a domicilio per i pazienti fragili, e capaci di convincere chi esita grazie al rapporto fiduciario costruito nel tempo. L'appello ai cittadini, in particolare anziani, fragili, cronici, donne in gravidanza e caregiver, è a "vaccinarsi ora: farlo prima del picco riduce i rischi durante le settimane più esposte, anche nel periodo delle feste".

Differenze territoriali e continuità della campagna

La Federazione dei medici di medicina generale richiama inoltre le differenze territoriali: la campagna non procede ovunque alla stessa velocità e nelle aree più indietro occorre rafforzare logistica, disponibilità e comunicazione, per evitare che intere fasce di popolazione restino scoperte. Infine, la Fimmg ricorda che non esiste un termine per la campagna, così da permettere anche a chi non si è ancora vaccinato di farlo nei prossimi giorni o nelle settimane successive.

"Abbiamo fatto molta strada – conclude Maio – ma dobbiamo continuare insieme, medici e cittadini, per non perdere il vantaggio guadagnato e attraversare l'inverno in maggiore sicurezza".