Indagini per maltrattamenti alla moglie, il sindaco di Cervia non si dimette

Scritto il 23/12/2025
da agi

AGI - Il sindaco di Cervia, Mattia Missiroli non intende dimettersi nell'immediato e attende di esaminare gli atti dell'inchiesta che lo vede indagato per maltrattamenti e lesioni nei confronti della moglie, dalla quale è in fase di separazione. La posizione è stata fatta filtrare dal suo difensore Ermanno Cicognani, secondo cui "decisioni di rilievo verranno valutate solo dopo la piena conoscenza delle carte".

L'indagine, coordinata dalla procura di Ravenna, ha portato alla richiesta di custodia cautelare in carcere, rigettata dal gip Janos Barlotti, che ha ritenuto attendibili le dichiarazioni della donna e riscontrate da referti medici e documentazione fotografica, ma non sufficienti allo stato a configurare il reato di maltrattamenti in famiglia, mancando il requisito tecnico dell'abitualità e delle esigenze cautelari attuali. 

Di diverso avviso la procura, che ha annunciato ricorso al Riesame, richiamando un quadro di presunte violenze fisiche e verbali protratte negli anni e una valutazione di pericolosità sociale. Sul piano politico, la vicenda ha aperto un fronte delicato.

Dopo le richieste di "passo indietro" arrivate da associazioni e le pressioni interne alla maggioranza, il Pd anche sulla linea indicata dal presidente della Regione Michele de Pascale sostiene la necessità di distinguere il profilo giudiziario da quello politico e di consentire al sindaco di difendersi prima di qualsiasi scelta.

Il Movimento 5 stelle ha sollecitato "fermezza", senza formalizzare richieste di dimissioni. Dall'opposizione Fratelli d'Italia valuta una mozione di sfiducia, mentre in maggioranza l'orientamento prevalente resta, per ora, quello della compattezza. Intanto resta aperto anche il richiamo a un precedente del 2020, archiviato, emerso nelle carte dell'inchiesta attuale. Il primo banco di prova politico sarà il Consiglio comunale, convocato alle ore 18.